giovedì 27 marzo 2008

Arrestati otto moldavi nella baraccopoli di Grottarossa


Un comunicato di Giuseppe Calendino, consigliere nel Municipio Roma XX

- 21/10/2007

"Ultimamente, - afferma in un comunicato Giuseppe Calendino, consigliere nel Municipio Roma XX - si parla di sicurezza solo in termini negativi. Le Forze dell'Ordine non attraversano un buon momento. Carenza di personale e di mezzi, leggi troppo flessibili, facili scarcerazioni. Eppure, in un contesto così negativo, c'è ancora chi continua a fare il suo dovere, in difesa delle leggi e dei cittadini. A tal proposito, voglio raccontare un recente episodio di cronaca, per testimoniare un'esemplare collaborazione tra i volontari dell'Anpana ed i Carabinieri.

L'amore per l'ambiente, è l'unica motiva zione che spinge migliaia di volontari, a vigilare i parchi e le aree verdi del nostro territorio. Questa attività di prevenzione e controllo, rappresenta un utilissimo strumento per le forze dell'ordine. Alcune informazioni, infatti, pur non avendo attinenza con le questioni ambientali, spesso forniscono elementi di rilevanza penale. Proprio quello che è avvenuto in Via di Grottarossa. Nell'ambito di un controllo eseguito dal nucleo Roma Nord dell'Anpana, è stata scoperta una baraccopoli abusiva, nascosta tra la vegetazione.

Tuttavia, la curiosità degli agenti, non è stata scaturita dall'ennesimo ritrovamento, ma dal fatto che, alcune baracche, erano dotate di televisioni, frigoriferi ed impianti hi-fi. La circostanza veniva riportata subito alla Stazione Carabinieri Tomba di Nerone, dove, il Maresciallo Di Iorio, decideva di approfondire la questione.

Alle ore 04.00 di venerdì 12 ottobre, i nuclei Roma Nord e Fonte Nuova dell'Anpana, guidavano i Carabinieri fino alla baraccopoli. Un tragitto difficoltoso, tra rovi ed arbusti, agevolato dalle lampade e dall'equipaggiamento dei volontari. Raggiunta la baraccopoli, si dava inizio al blitz. Gli occupanti venivano svegliati di soprassalto e, disorientati, accendevano le luci. Appurato il furto di energia elettrica, confermato da una successiva relazione dell'Acea, si procedeva all'arresto di 8 moldavi, i quali, grazie all'ausilio delle vetture dei volontari, venivano immediatamente trasferiti in caserma. Questo episodio dimostra come, l'ausilio dei mezzi e degli uomini del volontariato, può determinare ottimi risultati anche nel campo della sicurezza. Sento il dovere di elogiare i Carabinieri della Stazione Tomba di Nerone, i quali, ancora una volta hanno recepito l'importanza di una valida collaborazione".

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